Frugando tra le poesie di Rilke, mi è tornato tra le mani questo breve componimento senza titolo, apparentemente di minor pretese rispetto a tanti altri del grande poeta.
Invece colpisce la modernità e la profondità dei versi, rese in un contenuto semplice e diretto. Il messaggio, coraggioso, quasi perde di importanza: lo si ascolta e fa proprio perchè è melodioso e svestito di tutta quella filosofia e spiritualità di cui l’autore era invece un grande conoscitore ed esploratore.
Un bell’esempio per chi cerca di fare poesia e si destreggia nella perenne lotta dell’equilibrio di contenuti e di forma e riesce a lasciare di tanto travaglio solo sentimento e musicalità. E il punto è vivere ogni cosa….
Sii paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore e… cerca di amare le domande, che sono simili a stanze chiuse a chiave e a libri scritti in una lingua straniera.Non cercare ora le risposte che non possono esserti date
poichè non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.
Rainer Maria Rilke
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“riferimento a citazione sulla poesia Inuit durante una richerca all’università”
Poesia Inuit. La popolazione Inuit vive in Canada in una regione chiamata Nunavuk. Si dice che la cultura in genere delle Americhe del Nord sia limitata….e allora io scrivo…”e il punto è vivere ogni cosa” … e in ogni modo…anche aspettando l’alba di un giorno che non arriva mai.
Ricordo le mie strane avventure,
quando sospinto dal vento
andavo alla deriva nel mio kayak.
Quando, credendomi in pericolo,
ero invaso dai timori,
quelli che erano così piccoli
e mi sembravano così grandi
per tutte le cose necessarie
che dovevo trovare e raggiungere.
Invece non esiste che una cosa
importante, la sola cosa:
vivere e vedere il grande giorno che spunta
e la luce che riempie il mondo.
Autore anonimo
L’alba è una cosa quasi banale, per noi che possiamo permettercene una ogni giorno. Ma quando l’alba arriva dopo una notte polare lunga 6 mesi, dopo un freddissimo inverno che sembra non finire mai… l’ansia e la voglia di luce sono veramente vitali!
E chi lo dice?…. Immagino qualche esploratore/studioso europeo con la verità in mano..Che verità non è, leggendo questi versi… Grazie per avermela fatta conoscere!